Disegni da colorare di Sukkot

Sukkot, nota anche come Festa delle Capanne o Festa del Raccolto, è una delle tre principali feste di pellegrinaggio dell'ebraismo, insieme a Pesach (Pasqua ebraica) e Shavuot (Settimane).

Sukkot inizia cinque giorni dopo lo Yom Kippur (Giorno dell'Espiazione) e dura sette giorni. In Israele e in alcune comunità ebraiche liberali si celebra per sette giorni, mentre nella Diaspora (fuori Israele) nelle comunità tradizionali si celebra per otto giorni.

Il nome "Sukkot" deriva dalla parola "sukkah", che significa capanna temporanea. Durante la festività, gli ebrei trascorrono il tempo nelle sukkah, che costruiscono nei loro cortili o su terrazze, ricordando l'esperienza degli israeliti che vissero nelle sukkah durante i 40 anni di vagabondaggio nel deserto dopo l'esodo dalla schiavitù egiziana.

Tradizioni e rituali

Uno dei principali rituali di Sukkot è il "rito delle quattro specie" (arba'at ha-minim), che consiste nell'agitare un fascio composto da un ramo di palma (lulav), due rami di salice (aravot), tre rami di mirto (hadassim) e un etrog (un agrume simile al limone). Agitare queste specie in sei direzioni simboleggia il riconoscimento dell'onnipresenza di Dio.

Sukkot è anche un momento di gioia e di ospitalità. Famiglie e amici sono spesso invitati nella sukkah per pasti e festeggiamenti. In alcune comunità è consuetudine invitare ospiti simbolici, chiamati uchpinim, che sono rappresentazioni spirituali di figure bibliche come Abramo o Mosè.

Sukkot in un contesto agricolo

In origine, Sukkot era una festa associata al raccolto, in cui gli israeliti ringraziavano Dio per la benedizione dei raccolti. In questo contesto, Sukkot viene talvolta chiamata anche Festa del raccolto (Chag Ha-Asif).

Fine di Sukkot

La fine di Sukkot è il momento di altre due importanti festività, Shemini Atceret e Simchat Torah. Shemini Atceret, che significa "ottavo giorno della congregazione", è una festa separata che conclude Sukkot. Simchat Torah, che significa "gioire della Torah", è il giorno in cui si conclude e ricomincia il ciclo annuale di lettura della Torah.

Sebbene Sukkot abbia un significato storico e agricolo, per molti ebrei è soprattutto un momento di gioia, ringraziamento e comunione.

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